Il ritorno a casa

Storie, di giocatori, fatti, quest, strettamente RPG
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Raistlin
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Il ritorno a casa

Messaggio da Raistlin »

Non c'era nessuno a dargli il benvenuto quando entrò in città. Arrivò nel bel mezzo di una notte immobile e nera; l'unica luce nel cielo era quella che soltanto i suoi occhi potevano vedere. Aveva mandato via il drago verde, a rimanere in attesa dei suoi ordini. Non passò attraverso le porte della città. Nessuna guardia fu testimone del suo arrivo.
Non aveva bisogno di passare attraverso le porte. I confini intesi per i comuni mortali non lo riguardavano più. Invisibile, ignoto, percorse le strade silenziose e addormentate.
Eppure c'era qualcuno che era consapevole della sua presenza. All'interno della grande biblioteca, Astinus, intento come sempre al suo lavoro, cessò di scrivere e sollevò la testa. La sua penna rimase sospesa per un istante sopra la carta, poi, scrollando le spalle, lo storico riprese ancora una volta a lavorare alle sue cronache.
L'uomo percorreva rapido le strade buie, appoggiandosi a un bastone che era decorato in cima da una sfera di cristallo stretta nell'artiglio dorato, privo di corpo, di un drago. Il cristallo era scuro. Non aveva bisogno di luce per illuminare il proprio cammino. Sapeva dove stava andando. L'aveva percorso nella propria mente per lunghi secoli. Le Vesti Nere frusciavano sommesse intorno alle sue caviglie mentre avanzava a grandi passi; i suoi occhi dorati luccicavano nelle profondità del suo cappuccio nero, parevano le uniche scintille di vita nella città addormentata. Non si fermò quando raggiunse il centro della città. Non gettò neppure un'occhiata agli edifici abbandonati con le loro finestre buie spalancate come le occhiaie di un teschio. I suoi passi non esitarono mentre passava tra le gelide ombre delle alte querce, anche se quelle ombre da sole erano state sufficienti a terrorizzare un kender. Le mani scarnificate dei guardiani che si allungavano per afferrarlo cadevano in polvere ai suoi piedi, e lui le calpestava senza curarsene.
L'alta torre comparve alla sua vista, nera contro il cielo nero come una finestra tagliata nella tenebra. E qui, infine, l'uomo abbigliato di nero si fermò. Immobile davanti alla porta, sollevò lo sguardo sulla Torre; i suoi occhi conglobarono ogni cosa, valutando freddamente i minareti distrutti e i marmi levigati che mandavano riflessi alla luce fredda e penetrante delle stelle. L'uomo annuì lentamente, soddisfatto.
Quegli occhi dorati abbassarono il loro sguardo sulla porta della Torre, sulle orribili vesti svolazzanti appese alla cancellata. Nessun comune mortale avrebbe potuto sostare davanti a quella cancellata e a quella porta così orrendamente infestonate senza impazzire d'innominabili terrori. Nessun comune mortale avrebbe potuto camminare illeso in mezzo alle querce guardiane.
Ma Raistlin era là, in piedi, immobile. Era là, immobile, calmo e senza nessuna paura. Sollevando le sue mani sottili afferrò quelle vesti nere a brandelli ancora macchiate del sangue di colui che le aveva indossate, e le strappò via dalle punte metalliche.
Un gelido, penetrante gemito d'indignazione si levò dalle profondità dell'Abisso. Fu così forte e orrido che tutti i cittadini di Palanthas si svegliarono rabbrividendo perfino dal sonno più profondo e giacquero nei loro letti paralizzati dalla paura, aspettando la fine del mondo. Le guardie sulle mura della città non poterono muovere né le mani né i piedi. Chiudendo gli occhi, si rannicchiarono fra le ombre, aspettando la morte. I bambini piagnucolarono nel dormiveglia per la paura, i cani si ritrassero terrorizzati sotto i letti, gli occhi dei gatti brillarono.
Quell'urlo stridulo echeggiò di nuovo, e una pallida mano si protese dalla porta della Torre. Un volto spettrale, contorto per il furore, galleggiò nell'aria umida.
Raistlin non si mosse.
La mano si avvicinò ancora di più, il volto gli promise le torture dell'Abisso, dove sarebbe stato trascinato per aver osato sfidare, nella sua incommensurabile follia, la maledizione della Torre. La mano scheletrica toccò il cuore di Raistlin. Poi, tremando, si arrestò.
«Sappi questo» disse Raistlin, con calma, sollevando lo sguardo sulla Torre, modulando la sua voce in modo che potesse esser sentita da quelli all'interno. «Io sono il padrone del passato e del presente! La mia venuta è stata predetta. Per me la porta si aprirà».
La mano scheletrica si ritrasse e, con un lento gesto d'invito, dischiuse l'oscurità. La porta si aprì girando sui cardini silenziosi.
Raistlin la varcò senza un solo sguardo alla mano o al pallido viso che si era chinato reverente. Quando entrò, tutte le cose nere e informi, di oscurità e d'ombra, che abitavano nella Torre, s'inchinarono in omaggio.
Poi Raistlin si fermò e si guardò intorno.
«Sono a casa» disse.
La pace discese su Palanthas, il sole lenì la paura.
Un sogno, mormorò la gente. Rigirandosi nei loro letti, ripiombarono nel sonno, benedetti dall'oscurità che porta il riposo prima dell'alba.

(Capitolo conclusivo de 'I Draghi dell'Alba di Primavera', Margaret Weis, Tracy Hickman 1985)
Ultima modifica di Raistlin il sab nov 02, 2013 11:17 am, modificato 1 volta in totale.

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Martinus
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Re: Il ritorno a casa

Messaggio da Martinus »

E' una tua creazione o un passaggio dal libro?

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Nis
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Re: Il ritorno a casa

Messaggio da Nis »

mmm a occhio e croce parrebbe un riassunto a giudicare dai personaggi e luoghi nonche' le penultime righe che si trovano su wikipedia... per il resto non conosco il libro
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Raistlin
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Re: Il ritorno a casa

Messaggio da Raistlin »

sono le due pagine finali del libro 'I Draghi dell'alba di primavera'.. avrei voluto scrivere qualcosa io.. però queste poche righe riassumono veramente il modo in cui vedo il mio pg e come volevo presentarvelo.

Se non si possono scrivere parti di libri lo tolgo subito e scusate.. non lo sapevo

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Nis
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Re: Il ritorno a casa

Messaggio da Nis »

penso che lo scopo della sezione e' quella di postare racconti scritti dai personaggi che siano background oppure storie accadute sul mud, scritte in maniera rpg almeno dalla descrizione del forum - Storie, di giocatori, fatti, quest, strettamente RPG - io l'ho intesa cosi'.
fatto sta che tu usi come background del personaggio una storia gia presa da un libro che non mi sembra poi una cosa strana, ognuno interpreta cio' che vuole in fondo.
forse manca una sezione dedicata ai background, in modo che a partire da un personaggio di una storia gia scritta, di un libro insomma, si puo' far proseguire il racconto in maniera diversa a seconda degli eventi del mud
e magari premiare quelli piu belli... insomma stile il mio concorso vabbe era un idea che mi e' venuta cosi':P
cmq non so magari mettici almeno il riferimento al libro sotto, soprattutto per rendere omaggio a chi lo ha scritto, parer mio.
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Raistlin
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Re: Il ritorno a casa

Messaggio da Raistlin »

bella l'idea del background.. e del poter partire da esso per scrivere la storia all'interno del mud :)
Riferimento al libro inserito in questo istante ciaoooo

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Martinus
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Re: Il ritorno a casa

Messaggio da Martinus »

Non sono molto esperto in materia, ma spero rientri nei limiti concessi dalla legge sul diritto d'autore, altrimenti devo/devi rimuovere il post.

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Nis
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Re: Il ritorno a casa

Messaggio da Nis »

mm questo non lo so nemmeno io in realta', pensavo che bastava metterci appunto da dove e' stato copiato ma non so...
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Kromm
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Re: Il ritorno a casa

Messaggio da Kromm »

Il diritto di autore non è violato se sussistono due condizioni:

1) Viene citata la fonte. Ovvero se riproduco un brano di un qualsiasi testo coperto da diritto d'autore e non dico da dove è tratto commetto una violazione.

2) La percentuale di testo riprodotta non sia superiore al 15% dell'intero testo. Per calcolare la percentuale si fa semplicemente riferimento al numero di pagine senza il conteggio delle battute.

Il primo requisito è soddisfatto, grazie anche all'intervento di Nis.
Il secondo ovviamente è soddisfatto, sono le ultime due pagine, siamo ben al di sotto del limite del 15%. Quindi non esiste nessuna violazione.
Del resto, per esempio, Google book riproduce parti di libro anche più corpose attenendosi a questi parametri.
Kromm, il Signore dei Vulcani

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