Viaggi dimensionali

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Nis
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Località: Naiti

Viaggi dimensionali

Messaggio da Nis »

C'e' una terra incantata, dove ogni sogno di ogni anima diviene realta'. La realta' nel sogno e il sogno nella realta'. Naiti si chiama questa terra, che nella lingua delle popolazioni del luogo significa appunto "La Terra".
Si dice che a Naiti tutto coesiste, in che modo nessuno riesce a capirlo, almeno fino a quando non la si raggiunge.
Si dice di una fiamma che arde in un candelabro di ghiaccio, e la fiamma non si spegne, e il candelabro non si riscalda.
Tutto coesiste, il giorno e la notte, l'estate e l'inverno, la luce e il buio... sebbene nello stesso spazio, ognuno nella sua dimensione.
Anche il passato, il presente e il futuro coesistono. Si parla di infinite linee temporali diverse, sempre nello stesso spazio.
Una Coscienza Superiore vede tutto nello stesso istante. Ognuna delle linee temporali rappresenta il cammino, le vie e le scelte, infinite, di ogni anima. E' caos, ma nello stesso tempo tutto e' in ordine perfetto.
Un caos "ordinato", e un ordine "caotico". Entrambi coesistono.

Il tempo a Naiti e' illusione, o meglio l'illusione e' credere che il tempo possa scorrere inesorabile fuori dal controllo dell'essere mortale, e di non poterlo fermare. Infatti proprio sul principio della coesistenza delle linee temporali, nello stesso spazio, nella loro dimensione, il tempo puo' essere fermato.

Tutto e' possibile a Naiti, la Terra sacra della Dea Errante.

L'Albero della Vita ritrae i suoi rami all'alba dei tre soli di Naiti, assorbendone la luce e le energie per poi distenderli a Mezzanotte, illuminando il mondo di una dolce e tenue luce di ambra e smeraldo, illuminando le strade ed il cammino di ogni essere mortale, donando le sue foglie pulsanti di vita.
L'Albero e' vivo ed ha una Coscienza propria, una Coscienza superiore, ma pochi sanno che cosa o chi sia realmente. Qualcuno ha sentito l'Albero parlare, altri invece, suppongono possa spostarsi dal momento che lo hanno incontrato in luoghi diversi. Alcuni dicono che fosse un Dio, altri che fosse uno spirito...
Ma la bambina sa Chi sia realmente, quantomeno per cio' che le riguarda, e si adorna con le sue foglie ed i suoi fiori.
Si dice che queste foglie siano speciali, in quanto e' possibile creare con esse qualsiasi cosa, a seconda del modo in cui vengono intrecciate.


L'universo e' infinito, milioni di stelle risplendono. Ognuna di esse e' un possibile mondo ma io sono distante. Eppure vedo il mio mondo, avvolto da una nube oscura e trasparente, si avvicina lentamente a me, riesco a toccare la nube che lo avvolge, sembra di cristallo, impenetrabile, resto a guardare. Vedo la mia terra, il mio albero, il tutto e' distorto come appare guardando attraverso una sfera di vetro. Sembra non esserci nessuno eppure il mio albero risplende. Sto toccando la nube d'ombra e cristallo quando quel mondo pian piano inizia a diventare sempre piu' piccolo distaccandosi dalle mie mani, chiudendosi in se stesso, fino a diventare un granello di sabbia, portato via dalla corrente del mare, come tutti gli altri granelli di sabbia, insieme ai miei pensieri e ai miei ricordi che riaffiorano e vengono spazzati via dalle onde...


A : Babbonatale
Da : Nightingale
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E infine l'ultima strofa della canzone diceva:
"E adesso che gli altri ti chiamano dea
l'incanto e' svanito da ogni tua idea
ma ancora alla luna vorresti narrare
la storia di un fiore appassito a Natale"

questo e' l'unico pezzo che mi ricorda una persona che non e' morta ma che io non posso incontrare...
tu che invece, come lei d'altra parte, vivi tra gli dei, al di la' dei cieli terreni la potresti trovare e se ti dovesse capitare
nel laghetto incantato alla fatina Nis da parte mia gliela potresti dedicare?

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E' buio e luce, e' vuoto e vita. Sento che Naiti non e' morta. Puo' essere ovunque, su ognuna di quelle stelle, di quei mondi infiniti che si perdono allo sguardo. Un senso di pace mi pervade, e mi sento leggera, libera, come il vento. Posso volare nello spazio e nel tempo, viaggiare a distanze infinite, oltre i confini di un universo senza confini.




Aveva 9 anni la bambina quando seduta sui sassi che costeggiavano il lago incantato della Dea, osservava l'acqua pura e cristallina nella quale ogni verita' veniva riflessa, e riconosciuta ogni falsita'. Appoggiata all'Albero della Vita, che con i suoi rami d'ambra e di smeraldo sembrava volesse abbracciarla, cantava alla Dea una canzone che nemmeno lei sapeva dove aveva sentito, eppure cantava: "... e adesso che gli altri ti chiamano Dea, l'incanto e' svanito da ogni tua idea...", e versava una lacrima dentro la quale scorgeva lo sguardo triste ed il lieve e benevolo sorriso della Dea.
La chiamavano Kyria, la bambina, che nella lingua Ashàn, ossia la lingua parlata dai Naitiani, sta per "piccola Kyra" (kìrija), nome che ha le sue radici nel termine ashàn "kira", che letteralmente significa "il canto", ma che i Naitiani utilizzano per definire il canto della Dea.


Ora il tempo scorre inesorabile, sono passati 7 anni, eppure l'ultima cosa che Kyra ricorda sono i giorni passati a cercare la verita' nel lago della Dea, nella sua terra, a lasciarsi cullare dal dolce vento che percorre il sentiero dentro l'Albero della Vita, vagando tra i suoi rami infiniti... e la nube oscura, fitta ed impenetrabile che l'avvolse, cancellando parte delle sue memorie.
Non ricorda, la bambina, non sa nemmeno quanto tempo possa essere passato, non conosce nemmeno la sua eta'.
E si ritrova ancora una volta, in quei luoghi che i Naitiani chiamavano il Regno delle Ombre. Quei luoghi dove a differenza di cio' che accade a Naiti, poco o nulla puo' coesistere, in particolare quegli elementi che mostrano lati opposti e contrari agli occhi degli esseri mortali, sebbene essi appartengano alla stessa entita', poiche' l'essenza delle cose e le loro connessioni vengono offuscate e nascoste dalla sola percezione razionale della fisicita'.
Naiti e' ormai distante, non saprebbe nemmeno da che parte iniziare a cercarla, il mondo che le si presenta e' cosi' vasto, impercorribile per quelle che sono le sue capacita', tanto che la sua attenzione non poteva che essere attratta da quei vascelli volanti che scorgeva in lontananza, chissa' che dall'alto non si potesse vedere qualcosa, quantomeno i confini del mondo...
Niente, o meglio, di tutto, mari e oceani, boschi, montagne, pianure, citta' e villaggi, senza confini, ma nulla che assomigliasse nemmeno lontanamente alla sua terra, sebbene questo paesaggio fosse parecchio suggestivo ed emozionante.
Peccato per il fatto che ben presto si rende conto di riuscire a pagare un solo biglietto di andata e ritorno con quelle monete d'oro, oggetto di scambio tipico del posto, che la carita' della capitale offre a coloro che per la prima volta si affacciano a questa citta'.
Eppure, nonostante si senta dispersa, qualcosa di familiare le e' accanto. Chissa' che la verita' non sia cosi' vicina tanto da non riuscire a vederla, quello di cui invece e' sicura e' che Naiti non e' scomparsa.
Lei guarda la sua ombra che a seconda dell'angolazione del sole si distorce fino ad assumere le sembianze di un albero. E l'ombra segue ogni suo passo, mentre sembra muoversi e distendere i suoi rami e far oscillare le sue foglie al rumore del vento.
Ed ogni tanto quell'albero emette la sua luce, d'ambra e di smeraldo. Ovunque lei vada quell'ombra e' sempre al suo fianco. Ma dove sara' mai la sua Dea?
L'ha cercata tra le tante divinita' di questi luoghi ma nessuna le assomiglia nemmeno lontanamente sebbene molte di esse sembrano essere in sintonia con le sue credenze, in particolare coloro che sebbene rifuggano le tenebre, le riconoscono come una "parte necessaria del mondo". Infatti, per il principio della coesistenza degli opposti di Naiti, il bene non puo' regnare se non esiste il male, e cosi' il male non puo' regnare se non esiste il bene, entrambi si sostengono a vicenda accettando ognuno l'esistenza dell'altro, creando l'equilibrio che regola le leggi dell'universo.
La Coscienza della Terra si mostrava agli esseri mortali avvolta da una fiamma magica e nello stesso tempo da una nebbia trasparente formata da gocce d'acqua e cristalli di ghiaccio, dentro la quale veniva riflessa la vera essenza, l'anima, dell'essere mortale il quale riconosceva se stesso rispecchiandosi nelle azioni che gli venivano mostrate, buone o cattive che fossero, determinando quello che poi sarebbbe stato il suo cammino.
In sostanza, la prevalenza del bene o del male dipende soltanto dalla forza e dall'unione dei desideri delle anime degli esseri mortali, poiche' quella Coscienza offre al mondo la Via ed il frutto di cio' che ognuno ha coltivato nel proprio cammino, sta solo all'essere mortale decidere se quel frutto fosse "buono" per se, e proseguire su quella via, oppure intraprenderne un'altra.
Nessuno conosce il vero nome della Dea ad eccezione dei Naitiani, perche' ogni popolazione poteva pronunciare il suo nome in maniera differente a seconda della lingua parlata. Anche il suo vero aspetto era ignoto, dal momento che assumeva le sembianze e le caratteristiche fisiche appartenenti alla razza a cui si rivolgeva. In ogni caso, tutti la conoscevano come la stessa entita' nonostante i nomi e gli aspetti differenti.
Ma in questo luogo pare non ci sia traccia di lei, o forse c'e' qualcosa che nello stato attuale Kyra non riesce a comprendere. Infatti, due presenze, altre due ombre, le sono a fianco. Si tratta di due cuccioli... una gattina grigia striata a pelo lungo, e un gattino nero dal pelo corto e lucido. Senza nemmeno pensarci Kyra li chiama con i loro nomi, Arusha e Narciso, ed alla sua voce diventano reali, sebbene eterei, saltandole adosso e giocando con lei. Camminano sempre al suo fianco.
Li ricorda bene, Kyra, erano i gattini della Dea, in effetti ne aveva altri, ma Arusha e Narciso erano quelli piu' piccoli. E ricorda bene quando la Dea le disse: "...sono morti...", "... saranno sempre con me, qui a Naiti, sono al sicuro...".
Non fa nemmeno in tempo a pensare, Kyra, in quale situazione di pericolo essi potrebbero trovarsi adesso, in questa terra sconosciuta, che i due piccoli diventano ombre fino a confondersi con l'ombra dei rami dell'albero che la segue, scomparendo, e riapparendo gioiosi soltanto al suo richiamo.
Le genti del posto definirebbero Kyra come un'elfa del sole, a giudicare dalle sue caratteristiche fisiche, forse un po' asociale dato che non parla molto, solo quando e' proprio necessario. In realta' preferisce perdersi nei ricordi, guardare l'ombra dell'albero muoversi, sentire l'energia di quella presenza, coccolare i suoi gattini. Sa che nessuno puo' aiutarla e tende ad isolarsi.


...io cerco la mia Naiti... il mio mondo incantato..."
"...mi mancano le mie compagne...la mia Dea... la mia Terra..."


"...ognuno di essi e' parte di questo universo, ognuno di essi e' importante... io li amo tutti, li rispetto tutti, e' grazie alla presenza di tutti loro, tutti insieme, che il mondo si sostiene in equilibrio perfetto ed armonia..."


"...perche'? perche' un solo aspetto della medesima realta'?..."


- "...spesso le coscienze dei mortali tendono a manifestare un solo aspetto della realta'..."

- "E' cosi' che funzionano le cose al di fuori di Naiti, dipende anche dal mondo. Ricordi la storia della Vendicatrice nel nome della Dea? Lei si senti' costretta a cambiare aspetto per ognuna delle strade che intendeva intraprendere, e nessuno le voleva del male, anzi i suoi compagni l'amavano, ma se cosi' non avesse fatto, non sarebbe riuscita a percorrere il suo cammino in quel mondo, non sarebbe sopravvissuta poiche' in quel mondo i suoi due aspetti non potevano coesistere a causa di una percezione troppo lineare del tempo e dello spazio dovuta alle coscienze di quei popoli... E se cosi' non avesse fatto, la sua vita si sarebbe estinta prima di ritrovare Naiti, cosa che Nessuno mai avrebbe voluto."



"...sono soltanto confusa...sempre piu' confusa...resto in questo bosco ad aspettare... che cosa... a pensare... anzi, a non pensare..."



- "In questo bosco hai gia' espresso il tuo desiderio. E che tu lo abbia fatto urlandolo al vento o nel silenzio del tuo cuore non fa la differenza, perche' una divinita' sa gia che cosa cerchi, e piu' i suoi occhi ti guarderanno con favore, maggiore sara' il suo desiderio di accoglierti e donarti la forza necessaria affinche' anche tu possa percorrere il cammino verso il tuo sogno. Ma anche la divinita' ha bisogno del tuo amore. E questo non vuol dire che non stai amando e rispettando ogni aspetto. E' solo illusione.
L'illusione della mente mortale, poiche' se tu ami uno qualunque degli aspetti legati alla medesima realta', stai amanado la realta' stessa e di conseguenza ogni aspetto di essa."

Dietro il ramo che nasconde il sentiero verso il luogo in cui la razionalita' si annulla, un Dio sta gia' guardando Kyra con molto favore, tanto che le ha concesso due amuleti in suo nome. In questa terra di sogni ricorda la sua Naiti e si rivede in quella bambina, che portava al collo due simboli sacri a due Dee, Ishtar e Keridwen, mentre i suoi amuleti sembrano brillare uno di luce d'ambra e l'altro di smeraldo, esattamente come quei simboli sacri. Ormai e' completamente persa nei suoi pensieri ma vorrebbe ricordare cosa l'ha portata in questo mondo. Non ricorda, eppure quella canzone, che non sa nemmeno lei dove ha sentito le ritorna in mente. Quella canzone parla di un evento, di qualche linea temporale appartenente a qualche dimensione.


-" ...Kìrija... il canto della Dea... la figlia della Vita..."

- "Io so chi sei. Loro credono di poter dominare il tempo, credono di poterlo cambiare a loro piacimento spostandosi su linee temporali diverse. Tu sai che questa e' illusione poiche' ogni linea temporale e' una possibile scelta, esse coesistono ma sono indipendenti, non si scontrano, non interferiscono. Quello che Loro non capiscono e' che non fanno altro che intraprendere una di quelle possibili scelte, nella Loro dimensione e nel loro spazio. Loro non comprendono come esse si intrecciano poiche' la loro visione e' lineare. Tu puoi ricordare, in che modo, puoi saperlo soltanto tu. La tua verita' ti e' talmente vicina che questo mondo non ti permette di comprenderla. Ma esaminando gli elementi che ti circondano e dando ascolto alla tua coscienza puoi distaccarti dai mondi delle Ombre che per loro natura tendono a mostrare una percezione della realta' distorta. Ogni sogno rappresenta una realta' in qualche dimensione.


Davanti ad un lago Kyra sogna, all'ombra dell'albero d'ambra e smeraldo le sembra di essere nella sua terra.
Sulla riva del lago della Dea, la bambina guardava nel cielo e vedeva un angelo di luce il cui riflesso nell'acqua era quello di un demone dell'abisso. Un viandante possedeva un pendente, un segno del suo Dio, che rifletteva a terra una luce bianca in segno di verita' ed un ombra nera in segno di falsita'.
La bambina guardava il passo del viandante, il cielo e l'acqua del lago, e il pendente emetteva l'ombra nera al suo sguardo nel cielo, e la luce bianca al suo sguardo nel lago.
E il viandante con aria triste abbandono' le sue spoglie mortali tramutandosi in un arcangelo di luce, e volando via nel cielo oltre i confini dei mondi dei mortali.
La bambina non vide mai piu' quel viandante eppure sapeva che sarebbe tornato.



Sono rimasta nel buio a lungo, tra il cancello che separa il regno d'oltretomba ai mondi degli esseri mortali. Il viandante ha gia' fatto ritorno tra gli arcangeli, nel regno dei morti. Lui soltanto conosce il segreto che gli permette di varcare quella soglia.
Non e' dato sapere il suo vero nome, egli puo' essere conosciuto nelle terre dei mortali con un nome diverso o con una razza diversa, ad ogni suo ritorno, a seconda del mondo che intende raggiungere. Ha oltrepassato ormai tante volte quel cancello. Lui puo' raggiungere qualunque mondo mortale incarnandosi in un corpo mortale, per adempiere alla sua missione, che e' quella di aiutare le anime perdute, quelle anime che per qualche motivo sono rimaste legate al regno dei mortali e non sono riuscite a varcare quel cancello che temono o non riescono ad attraversare.

Anche lei e' stata qui, colei che ha intonato per me la canzone della Dea. Nightingale. E' stata qui, ma forse lei aspettava un modo per risvegliarsi, e fu l'arcangelo che al suo passaggio le permise di tornare a custodire la sua Tempesta. O forse aveva gia' deciso di tornare...


Ho gia' dormito a lungo, forse e' meglio che mi appresti a varcare quel cancello, al contrario di Nightingale io non ho intenzione di tornare. Il sentiero che conduce tra le anime beate e' un arcobaleno di luce. Da lontano vedo una terra splendente come la mia Naiti, non avro' rimpianti. Ma l'arcangelo che si prepara a ritornare nei mondi dei mortali mi raggiunge e mi sorride.

'Io conosco il segreto per varcare la soglia che separa il regno dei morti da quello dei viventi, tu conosci il segreto per attraversare le linee temporali dei vari spazi e delle varie dimensioni. La', dove ti chiamano Dea, la verita' e' stata piu' volte rivelata, ed e' verso quel mondo che sto tornando. Tu puoi viaggiare nel tempo e nello spazio ma non potrai attraversare questo sentiero poiche' il tuo spirito e' immortale.'

'Yishrael sara' il mio nome in quel mondo.'


L'universo e' infinito, milioni di stelle risplendono. Intorno a me e' buio e luce nello stesso tempo. Rimango sospesa nel vuoto. Vedo in lontananza qualcosa come un granello di sabbia che pian piano si avvicina fino ad assumere la forma del mio mondo, ricoperto da una nube oscura e trasparente, impenetrabile come cristallo al di la' del quale vedo la mia terra, il mio albero... quel mondo sembra desolato eppure sento voci lontane a me familiari che urlano il mio nome, ovattate come dentro una sfera di vetro.
Voci di verita', mi sembra quasi di toccarle, quando la nube oscura e trasparente di cristallo impenetrabile si sgretola in goccioline di rugiada al lieve soffio di un innaturale e debole vento.

La Dea Errante e' stata risvegliata.
Tutto convive nello stesso spazio, ogni evento nella sua dimensione
Le energie si alternano, si dissolvono e si fondono nel medesimo istante
L'ordine e il caos si sostengono a vicenda creando un nuovo equilibrio in una nuova terra
Il tuo viaggio è appena iniziato, alla scoperta di ciò che ti appartiene, ed è soltanto tuo
E seguendo gli elementi e le circostanze in cui la tua anima è riflessa troverai il potere a te dovuto

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