Ade

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Nis
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Ade

Messaggio da Nis »

Nel buio dell'oltretomba un'anima, ne' beata, ne' dannata, si dimena. Lei sente urlare il suo nome dal mondo dei vivi. Lei sa che nel mondo dei vivi qualcuno che l'ama custodisce il potere che ebbe in vita aspettando il suo ritorno. E per tale motivo, un tempo lontano, il Dio della Tempesta illuse i mortali facendo loro credere che l'anima della custode della fiamma fosse morta, creando con i suoi poteri un non-morto al suo servizio che si spacciasse per lei. In realta' non e' ai morta, ma per dote naturale puo' assumere diversi aspetti che portano i mortali a confondere i vivi con i morti. Ed ora lei porta il suo nome affinche' le genti non la credino morta. Ma lei vorrebbe tornare a custodire la sua fiamma, cosi' come l'anima vorrebbe tornare dal regno dei morti a custodire la sua tempesta. L'anima e' priva di un corpo e priva di ricordi, tutto quello che sa e' che un tempo era una chierica, piu' votata al combattimento che non alla guarigione.


"Davanti a me il cancello verso la luce e' aperto, ormai da tanti anni, ma sento che non e' li' il mio posto, soprattutto quando un arcangelo, per ordine degli Dei della luce, e' tornato tra i mortali in un corpo mortale affine al mio elemento, affinche' tutte le anime perdute possano raggiungere la luce passando da qui e varcando quelcancello. Ma io non sono un'anima perduta, io non sono mai morta e non so perche' mi trovo qui. Forse qualcuno ha varcato i cancelli dell'oltretomba e mi ha gettata qui quando ancoraero incosciente? Io non ricordo... "

L'anima si rende conto di essere nel corpo di un umano e capisce che cosi' come l'arcangelo incarnato puo' raggiungere i mortali, lei potrebbe percorrere lo stesso cammino. Ma poi cosa farebbe?

"Camminavo in silenzio, non volevo che l'arcangelo mi sentisse ma lui si accorse della mia presenza. A differenza di cio' che mi aspettavo l'arcangelo mi sorrise, e insieme attraversammo il passaggio per raggiungere il mondo dei vivi. L'arcangelo mi racconta della sua missione e mi dice che dovro' prima di tutto ricordare per poter riottenere cio' che ho perso. Dovro' reimparare a custodire il potere del gelo e della tempesta e per questo mi indica la via che devo ripercorrere nel mondo dei mortali."

L'anima vestita di stracci vaga, qualche ricordo ogni tanto riaffiora, ma non ricorda piu' nemmeno il suo nome. Ade, si lascia chiamare nel mondo dei mortali, alla ricerca della via che la riporti dalla morte alla vita.

"L'arcangelo mi parlo' di una terra magica e pura, di una terra fatta di sogni, dove ognuno governa il suo potere nel suo elemento, e quindi mi assicuro' che avrei ritrovato le mie memorie seguendo il cammino del chierico, ma che ad un certo punto avrei dovuto fare il passo finale, ossia quello di cercare la mia entita' nei ghiacci eterni delle terre del nord, staccando la mia anima dal mio corpo umano e ricongiungendomi al mio elemento primordiale: il gelo."

Dopo il passaggio che separa il cielo dalla terra dei mortali non ha mai piu' visto quell'arcangelo. L'anima nel corpo mortale non riesce a pensare come uno spirito, e non trova risposta a molte delle sue domande, intanto percorre la via del chierico, ma cio' che piu' la turba e non le da pace e' il ricongiungimento, non riesce che a pensare di doversi impadronire del corpo di una di quelle creature del gelo, magari morta, o forse da lei stessa ammazzata, affinche' la sua anima possa entrare in essa. E mentre il caos piu' totale avvolge la sua mente e il desiderio di tornare quale era un tempo e' sempre piu' forte ma tanto distante, la sua aura si illumina di rosso e la malvagita' invade il suo cuore. Ma Ade non smette di sperare e nella sua confusione pensa alle parole dell'arcangelo segnando cosi' inconsciamente il suo cammino , necessario a raggiungere la meta.
Tutto convive nello stesso spazio, ogni evento nella sua dimensione
Le energie si alternano, si dissolvono e si fondono nel medesimo istante
L'ordine e il caos si sostengono a vicenda creando un nuovo equilibrio in una nuova terra
Il tuo viaggio è appena iniziato, alla scoperta di ciò che ti appartiene, ed è soltanto tuo
E seguendo gli elementi e le circostanze in cui la tua anima è riflessa troverai il potere a te dovuto

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